10 | Vaniglia equa Cura odierna del terreno Nelle isole dell’Oceano Indiano, la vaniglia Bourbon è spesso coltivata in piantagioni di proprietà di azionisti francesi. Da Vaniacom sulle Isole Comore invece, il raccolto va davvero a benefi cio di ogni singolo agricoltore. Questo perché ogni agricoltore coltiva la vaniglia sul proprio lotto. Gli alberi portanti attorno ai quali si attorciglia la vaniglia, un’orchidea tropicale, crescono in coltura mista con cocco, mango, canna da zucchero, noce moscata, banane e altre piante. Questi ultimi determinano l’autosuffi cienza degli agricoltori che vendono solo la preziosa vaniglia Bourbon. A differenza del Messico, patria della vaniglia, i coltivatori devono impollinare ogni fi ore a mano. Il periodo di fi oritura si estende per oltre un mese, durante il quale i campi vengono regolarmente percorsi dai coltivatori. Questo perché un fi ore rimane aperto solo per circa otto ore e poi già sbiadisce di nuovo! Non c’è da stupirsi che ogni agricoltore coscienzioso controlli le sue piante due volte al giorno durante il periodo di piena fi oritura, per non perdere questo momento importante. Si raccolgono i baccelli maturi, che però sono ancora verdi e senza aroma, a giugno, luglio o anche più tardi a seconda del periodo di fi oritura e maturazione. Vaniacom compra la vaniglia e la trasporta dai villaggi con un camion di sua proprietà. Per garantire una tracciabilità ottimale dell’origine dei baccelli, Vaniacom li conserva separatamente in base alla loro provenienza fi no all’ultima fase del processo. Successivamente i baccelli vengono portati al sole. Per diversi giorni di seguito, vengono posizionati su coperte di lana a cielo aperto. Se piove, gli operai devono spostare rapidamente il raccolto in un luogo sicuro e ricominciare da capo. Il passo successivo richiede molta pazienza. Nel magazzino la vaniglia essicca su una griglia e viene controllata quotidianamente per verifi care l’assenza di muffa, per più di sei mesi! Infi ne, i baccelli vengono imballati in scatole rivestite di carta oleata per altre quattro settimane. Se l’ultimo controllo dell’assenza di muffa viene superato, i dipendenti dividono i baccelli – a seconda del colore, dell’umidità, della lunghezza e dell’integrità del baccello – in quattro classi di qualità, li impacchettano e li preparano per l’esportazione. Durante questo lungo processo di lavorazione tanti errori possono rovinare questa spezia preziosa. Per evitare danni a questa merce pregiata è necessario avere molta esperienza e accuratezza. L’alta qualità del lavoro, che si protrae per molti mesi, è una carta vincente di Vaniacom. Garantisce la migliore qualità per i prodotti Rapunzel. La responsabile degli acquisti di Rapunzel Helga Mang si cimenta nell’impollinazione del fiore di vaniglia. Lavorazione a mano con i più elevati standard Nella sede aziendale a Moroni, Vaniacom lavora i baccelli verdi. Se la coltivazione e la raccolta richiedono già la massima attenzione, la fermentazione e l’essiccazione dei baccelli ne esigono ancora di più. Per prima cosa la vaniglia viene fatta fermentare. I collaboratori immergono i baccelli in acqua calda per qualche istante. Poi i baccelli vengono conservati per 24 ore in scatole foderate con coperte di lana e sacchi di juta. Dopo il lungo processo di essiccazione, i profumati baccelli di vaniglia vengono impacchettati. Prospettive grazie al commercio equo La titolare Sitti Chihabiddine è una donna forte. È impressionante come sia riuscita a costruire un’azienda di successo nel paese afro- musulmano e sia rispettata da tutti. Utilizza la sua energia e la sua passione anche per gli altri. Prende molto sul serio la sua missione di imprenditrice che mira all’ulteriore sviluppo della società del suo paese. Il contributo sociale per i suoi collaboratori supera quelli richiesti dalla legge. Sitti Chihabiddine offre per esempio alle sue collaboratrici tre mesi di congedo di maternità retribuito. L’assunzione dei costi sanitari da parte dell’azienda, la tredicesima mensilità e un reddito regolare e sicuro, superiore alla media del paese, sono benefi ci che di solito non sono disponibili per i lavoratori delle Isole Comore. Si impegna anche nei confronti dei suoi partner di coltivazione. Di recente, ad esempio, ha avviato un nuovo progetto con l’ylang-