Lupino dolce | 7 Botanica e storia Le varietà di lupini dolci utilizzate oggi provengono dal bacino mediterraneo. Ma le specie di lupini hanno la loro origine anche in America. Finora la pianta è stata riprodotta e coltivata principalmente in Europa. Soprattutto in Germania, ci sono addirittura regioni di lupini dolci, di preferenza nella Germania settentrionale e orientale, dove vengono coltivati lupini dolci blu, bianchi e gialli. La differenza tra queste tre specie non è limitata al colore del fi ore: anche i loro requisiti variano in base al terreno, al clima e alla tecnica di coltivazione, così come la rispettiva resa e il periodo di maturazione. Lupini gialli Lupini blu Lupini bianchi Requisiti riferiti al terreno Terreno basso e sabbioso Terreni leggeri e medi Terreni più limosi con una buona permeabilità Periodo di maturazione Sensibilità al gelo in primavera medio precoce tardivo medio basso medio La fi siologia nutrizionale Il lupino dolce è caratterizzato da un elevato contenuto proteico (quasi il 40 %) e da un ottimo valore proteico. Inoltre, i semi sono quasi privi di purine (che si ritiene potrebbero essere responsabili della gotta) e contengono ingredienti più digeribili rispetto ad altri tipi di legumi, il che li rende particolarmente digeribili. Contengono pochi grassi e di buona qualità ed una buona dose di vitamine e minerali come calcio, magnesio e ferro. La particolarità della semola di lupini di Rapunzel Per la semola di lupini dolci di Rapunzel viene utilizzato il lupino dolce blu (Lupinus angustifolius), coltivato in Germania, Austria e Polonia. Abbiamo optato per questa specie perché si adatta meglio alle condizioni climatiche ed ai terreni delle regioni di coltivazione. Il lupino blu convince con il suo sapore dolciastro di nocciola e con la sua consistenza robusta. Il legume nativo è veloce e facile da preparare sotto forma di semola e offre una vasta gamma di impieghi in insalate, grassi spalmabili, polpette di verdure, ripieno e sostituto di carne o soia per la salsa alla bolognese e le lasagne. Il lupino giallo ha il potenziale di rendimento più basso, seguito dalla varietà blu. Il lupino bianco è il migliore: ha la migliore resa per ettaro ma ha anche i più alti requisiti in riferimento alla qualità del suolo. Dal punto di vista botanico, i lupini sono una sottofamiglia della famiglia delle papilionacee nell’ambito della famiglia dei legumi - come lo sono i piselli, i ceci e le arachidi. Per inciso, il nome “lupino dolce” non è dovuto al gusto dolce, ma al fatto che per anni sono stati coltivati lupini amari e tossici. In prece- denza, questo ingrediente, un alcaloide, veniva rimosso lavando e bollendo i semi per rendere i lupini commestibili. Coltivazione e raccolta La pianta di lupino dolce acquisisce i suoi nutrienti particolarmente bene per mezzo del suo apparato radicale, profondo fi no a 1,5 metri, che può assorbirli dagli strati più profondi del suolo. Allo stesso tempo, le radici legano i batteri nodulari all'azoto del suolo, che migliora la sua fertilità. Alcune specie di lupini sono piante abbastanza modeste che crescono bene su terreni aridi e sabbiosi. Non ci sono specie geneticamente modifi cate e quindi nessuna contaminazione da OGM. Il momento della semina e della raccolta varia a seconda del tipo di lupino. Il lupino blu viene seminato da aprile a maggio, può essere raccolto già in agosto e fi no a settembre. Dopo la raccolta, i semi dei lupini dolci vengono rimossi dalla loro buccia mediante trebbiatura, quindi puliti e lavorati. Melanzane ripiene di lupini Ingredienti: 150 g di lupini macinati 250 ml di brodo chiaro Rapunzel 2 melanzane, tagliate a metà e scavate 1 cipolla, tagliata a cubetti sottili di Rapunzel Per 2 persone 20 minuti 30 minuti. vegana Olio d'oliva, extra vergine 1 bicchiere di salsa di pomodoro 2 cucchiai di crema di mandorle bianca Rapunzel sale marino pepe Preparazione: Preparare la semola di lupini secondo le istruzioni sulla confezione. Friggere la polpa delle melanzane con le cipolle in olio d'oliva. Aggiungere la semola di lupini e farla tostare fi no a ché non diventa dorata. Mescolare con la salsa di pomodoro e affi nare con 1 cucchiaio di crema di mandorle, sale e pepe. Mettere le melanzane tagliate a metà su una teglia, aggiungere il ripieno e condire con un fi lo d'olio e la crema di mandorle. Cuocere in forno statico a 180 °C per circa 30 minuti.